Giovedì 18 Aprile 2024, ore 08:48
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Monumento equestre a Garibaldi
Cattedrale di Cristo Re
Capitale dell’effimera Signoria di Niccolò Fieschi nel periodo compreso fra il 1256 ed il 1273, la Spezia fu legata inevitabilmente alle vicende di Genova.
La città, seriamente danneggiata durante i bombardamenti Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, conserva alcuni monumenti significativi che ne documentano il proprio vivace passato.
La chiesa di "Santa Maria Assunta" è la vecchia cattedrale della Spezia. Affacciata su Piazza Beverini, fu costruita per la prima volta nel 1271 e venne più volte distrutta e ricostruita. Nonostante i vari rimaneggiamenti, ultimo quello subìto nei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ha mantenuto alcuni elementi originali come il presbiterio ed il campanile. All’interno si trovano interessanti opere artistiche come una l’Incoronazione della Vergine con Santi di Andrea della Robbia, il Martirio di San Bartolomeo, tela del Cambiaso.
Dalla piazza, sul lato destro, si può intravedere il Castello di San Giorgio. Questo è forse il monumento che meglio rappresenta la storia della Spezia. Questa costruzione si trova su un rilievo chiamato il Poggio e domina l'abitato di stile bassomedievale. La fortezza ha avuto due fasi di costruzione: la prima risale al XIII secolo, epoca della signoria dei Fieschi e ricostruita nel secolo XIV mentre la seconda fu costruita dai Genovesi nel XVII secolo. Oggi il Castello è sede di un museo in cui si possono ammirare le celeberrime statue stele della Lunigiana e reperti dell'antica città di Luni.
In città, oltre al Museo del Castello San Giorgio, sono presenti altri musei: il Museo "Amedeo Lia", museo di arte antica e medioevale, il Museo del Sigillo, sede dell’esposizione permanente della collezione dei sigilli donata dalla famiglia Capellini, il Museo Etnografico "G. Podenzana", il Museo Diocesano, il Museo Tecnico Navale, il Centro di Arte Moderna e Contemporanea della Spezia (CAMeC) ed il Museo Nazionale dei Trasporti.
L'Arsenale Militare, senza ombra di dubbio, è l’edificio simbolo della città nonchè l'elemento-struttura che ha favorito il vero e proprio sviluppo della Spezia. La sua costruzione era stata prevista da Napoleone Bonaparte ma a causa delle vicissitudini belliche dovette abbandonare il progetto. Questo fu ripreso intorno al 1860 per volere di Camillo Benso conte di Cavour che affidò i lavori a Domenico Chiodo. La costruzione sconvolse la geografia del Golfo della Spezia e dell'abitato. Furono create le darsne interne all'Arsenale (che occupa ben 165 ettari e con queste dimensioni è il più gande d'Italia), i bacini di carenaggio, venne costruita una rete di canali, nuove strade, la ferrovia e un intero quartiere (il quartiere Umbertino) si affiancò al nucleo storico preesistente.
Il vecchio borgo, quello che si trovava a ridosso del Poggio, rimase quasi intatto. Ancor oggi si possono vedere tratti di carugi, vie strette dove le abitazioni sono poste le une contigue alle altre, case torri. Così è il carugio che taglia a metà il centro antico, la via del Prione, così chiamata dal pietrone, in spezzino prione, da dove venivano letti i bandi pubblici.
Poco distante vi è il campo degli Agostiniani, oggi piazza Sant’Agostino, laddove un tempo, nella porzione a monte, era il convento fondato nel 1390: qui le residenze barocche che costituiscono verso mare una palazzata continua, risultano edificate accorpando precedenti case torri le cui potenti tracce in marmo o in arenaria emergono nelle zone basamentali. Proseguendo lungo la via del Torretto si arriva in piazza Verdi.
Nella piazza, dove una volta sorgeva il teatro Politeama Duca di Genova, abbattuto negli anni Venti per collegare la città storica con i quartieri orientali, vi è il palazzo delle Poste al cui interno è ospitato un magnifico mosaico futurista dei pittori Fillia e Prampolini. A poca distanza, ubicata in posizione di prestigio, vi è Villa Marmori, progettata nel 1923 da Franco Oliva, attualmente sede del Conservatorio di musica dedicato a Giacomo Puccini. All’interno si possono ammirare gli affreschi di Luigi Allegretti e delle vetrate di notevole pregio artistico.
Tornando in piazza Verdi e proseguendo lungo via Vittorio Veneto sorge il Palazzo della Prefettura e poco oltre la Cattedrale intitolata a "Cristo Re dei Secoli", un grande edificio circolare, bianco, che domina piazza Europa. Il progetto originale era di Brenno Del Giudice ma venne modificato prima da Adalberto Libera e quindi, in sede realizzativa, rivisto da Cesare Galeazzi.
Di notevole interesse è anche il Palazzo di Giustizia, opera dell'architetto milanese Ignazio Cardarella, completato nel 1994, e non lontano il centro commerciale Kennedy, sviluppato su un’ampia piazza, dove si svolgono manifestazioni sociali e di intrattenimento.